Dr. Giorgio Lari, Dr.ssa Monica Marzetta, Dr.ssa Laura Frangi e Dr.ssa Lucia Cioffi

oculistica

 

oculistica

 

Diagnostica

  • Visita oculistica
  • Campo visivo
  • Tomografia a coerenza ottica
  • STL (Trabeculoplastica Laser Selettiva)
  • Capsulotomia Laser
  • Iridotomia Laser
  • Mappa corneale
  • Pachimetria
  • Cura della cataratta
  • Facoemulsificazione di cataratta e impianto di lente intraoculare
  • Vitrectomia via pars plana
  • Iniezione intravitreale di AVGF
  • Asportazione di calatio

La visita oculistica comprende:

  • esame completo dell’acuità visiva con eventuale prescrizione lenti
  • esame del segmento anteriore con lampada a fessura
  • tonometria ad applanazione
  • esame del fundus oculi

Si eseguono inoltre: test di Shirmer, specillazione con lavaggio delle vie lacrimali, tamponi e strisci congiuntivali.

Campo visivo

Il campo visivo è un esame fondamentale per la diagnosi e il follow up del glaucoma, ma può essere utile anche nello studio di altre patologie della retina, del nervo ottico e del sistema nervoso centrale. Per tale esame si utilizza uno strumento computerizzato (Perimetria Humphry) che ci permette di eseguire anche esami personalizzati (ad esempio l’esame funzionale tipo Esterman richiesto ai pazienti monocoli per il rinnovo della patente). L’esame del campo visivo non è invasivo e ha una durata di circa 15-20 minuti nei quali al paziente viene chiesto di suonare un campanello ogni volta che vede uno stimolo luminoso mantenendo lo sguardo fisso su una mira centrale.
Offriamo anche la possibilità di eseguire pacchetti di prevenzione del glaucoma che comprendono: esame del campo visivo, OCT e pachimetria corneale.

STL

Che cos’è la SLT ?
La Trabeculoplastica Laser Selettiva(SLT) è una procedura semplice ma molto efficace, che riduce la pressione intraoculare associata al glaucoma.
Viene eseguita in maniera ambulatoriale e non richiede più di 5 minuti di trattamento per occhio.
SLT utilizza degli impulsi brevissimi di luce a bassa energia per colpire il pigmento presente nelle cellule del trabecolato sclero-corneale malate. Lo scopo è di stimolare i meccanismi naturali di rigenerazione di quel tessuto. Il risultato di questo processo rigenerativo è l’aumento del drenaggio di umore acqueo e l’abbassamento della pressione intraoculare. Le cellule non pigmentate circostanti non vengono interessate nè danneggiate.
Cosa accade durante la procedura?
Prima del trattamento vengono somministrati dei colliri per preparare l’occhio e per dare una leggera anestesia. L’anestesia, eseguita con delle gocce di collirio, serve solamente a meglio sopportare l’appoggio di una lente sull’occhio che permette di vedere più ingrandite le strutture da trattare. Il trattamento è assolutamente indolore e viene eseguito stando seduti di fronte ad uno strumento che eroga gli impulsi laser in ambiente ambulatoriale e non in sala operatoria.
Dopo il trattamento potrebbe essere necessario instillare per qualche giorno un collirio antinfiammatorio e sottoporsi ai controlli che l’Oculista reputerà necessari.
Già dai 3 giorni successivi la pressione intraoculare comincerà a scendere, ma il risultato lo si avrà dopo circa 15 giorni.
Quante volte si può fare la SLT
La SLT è una procedura non termica e non invasiva: questo permette la ripetizione del trattamento, se necessario. In confronto, la ripetizione di altri tipi di terapia laser risultano estremamente limitati se non addirittura impossibili
Chi riceve beneci dalla SLT?
Se rientrate in una (o più) delle seguenti categorie, siete dei buoni candidati per il trattamento SLT:

  • Se avete un glaucoma primario ad angolo aperto, pseudoesfoliativo, pigmentario o giovanile (Se non siete sicuri, chiedete al vostro Medico Oculista).
    Il trattamento SLT può essere considerato come trattamento iniziale per il glaucoma ad angolo aperto secondo le linee guida della European Glaucoma Society e nella maggior parte dei lavori scientifici.
  • Se avete intolleranza o allergia nei confronti dei farmaci, oppure avete difficoltà a gestirli ed assumerli secondo la prescrizione.
  • Se siete attualmente sotto terapia farmacologica con più di 1 collirio e desiderate combinarla con la SLT (ad es. per ridurre la quantità ed il numero dei farmaci da assumere od eliminarli del tutto).
  • Se avete difficoltà di presenziare a regolari visite di controllo a causa dei costi, di difficoltà di trasporto o di altre limitazioni.
  • Se avete avuto un precedente trattamento di ALT (Argon Laser Trabeculoplastica) senza risultati.

E se la SLT non andasse bene per me?
La SLT riduce la pressione intraoculare in media del 25%-30% nel 75-85 % dei pazienti trattati. Per esempio ( se un paziente eseguisse un trattamento SLT perché è stata riscontrata una pressione intraoculare di 25 mmHg , al posto del limite di 20 mmHg, ci si aspetta che dopo un trattamento SLT la pressione scenda del 30% cioè a 17 mmHG )
Per coloro che non dovessero rispondere, anche parzialmente, restano molto valide le altre forme di trattamento, inclusa la tradizionale terapia farmacologica.

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Capsulotomia laser

Che cos’è la CAPSULOTOMIA LASER per la cataratta secondaria
Con il termine di cataratta secondaria si intende un'opacizzazione della capsula posteriore del cristallino che si verifica dopo l'intervento di cataratta. Durante l'intervento di cataratta, infatti, viene tolto tutto il nucleo e la parte corticale del cristallino (la cosiddetta cataratta), ma viene lasciata in sede la capsula del cristallino, cioè la sua membrana più esterna, che funge da supporto alla lente intraoculare (IOL) artificiale che viene impiantata al posto del cristallino rimosso. Anche questa capsula, però, può andare incontro dopo mesi o anni dal primo intervento ad un processo di fibrosi e di opacizzazione e può essere responsabile di una calo della vista sia da lontano che da vicino. La cataratta secondaria può affliggere circa il 50-70% dei pazienti operati di cataratta.

Come si effettua la CAPSULOTOMIA LASER ?
Il trattamento è ambulatoriale e dura circa 2/3 minuti e si avvale di un laser di potenza (Yag laser) che emette dei brevi impulsi di luce che colpiscono la membrana opacizzata su cui è appoggiato il cristallino artificiale creando un apertura al centro di questa capsula restaurandone la trasparenza.
Normalmente il paziente è seduto davanti al laser ed il trattamento non richiede procedure particolari. L’occhio non viene anestetizzato in quanto il trattamento non colpisce nessuna struttura oculare ma solo la capsula che regge il cristallino. Raramente è necessario instillare dei colliri per allargare la pupilla per vedere meglio la zona da trattare e qualche volta è necessario appoggiare una piccola lente a contatto sull’occhio per qualche secondo con lo scopo di ingrandire le immagini e valutare meglio il trattamento.
Cosa succede dopo il trattamento?
Dopo il trattamento il paziente rimane un po’ abbagliato per alcuni minuti dopo i quali è già possibile notare il miglioramento della visione. Vengono prescritte delle gocce antinfiammatorie da instillare per una settimana e a seconda del giudizio dell’oculista vengono programmati i controlli successivi.

Iridotomia laser

Cosa è e a cosa serve l’IRIDOTOMIA LASER?

L’iridotomia laser è un piccolo forellino, della grandezza di circa 1,5 mm, che viene eseguito con un laser di potenza (Yag laser) nello spessore dell’iride solitamente nella sua parte superiore .
Tale trattamento si rende necessario quando, durante una visita oculistica, vengano riscontrate certe caratteristiche anatomiche particolari dell’occhio che lo pongano a rischio di un attacco di glaucoma acuto ad angolo chiuso.
In tale caso l’iridotomia assume un valore profilattico, anche in assenza di sintomatologia particolare .
Il paziente, potrebbe avere all’atto della visita la pressione oculare normale o addirittura bassa e non avere avvertito in passato particolari fastidi.
Lo studio della regione dell’angolo irido-corneale tramite un esame detto gonioscopia ed ancor più con lo studio OCT delle strutture angolari in occhi particolarmente a rischio ( ipermetropi elevati, cataratta avanzata) rileva il potenziale rischio di un evento temibile come l’attacco di glaucoma acuto.

Cos’è il GLAUCOMA ACUTO ad angolo chiuso ?

L’attacco di glaucoma acuto è una vera emergenza da pronto soccorso indifferibile. La pressione dell’occhio sale rapidamente a valori altissimi ( 60-100 mmHg al posto di 20 mmHg) causando un fortissimo dolore all’occhio ed alla testa. La visione diviene sfuocata e l’occhio diventa rosso con la pupilla dilatata. Tale situazione deve essere risolta nel giro di breve tempo perché la sofferenza del nervo ottico potrebbe essere irreversibile e portare alla cecità.
In questa situazione d’ emergenza molto spesso non è possibile eseguire il trattamento di iridotomia laser in quanto la cornea perde la trasparenza e non è a volte possibile individuare le strutture da trattare .
Il trattamento diviene allora chirurgico e si esegue in sala operatoria.
Ecco perché diviene indispensabile individuare gli occhi a rischio per tale condizione e proporre un trattamento profilattico di iridotomia laser.

Come si esegue l’IRIDOTOMIA LASER ?
L’intervento dura pochi minuti e si esegue in ambiente ambulatoriale. L’occhio viene preventivamente preparato mediante l’instillazione di colliri miotici che stringono la pupilla ( Pilocarpina) e viene somministrata mezz’ora prima del trattamento una compressa di Diamox per abbassare la pressione intraoculare.
Viene somministrato un collirio anestetico per poter permettere l’appoggio di una lente sull’occhio al fine di visualizzare meglio le zone da trattare . Il trattamento è del tutto indolore e dopo pochi minuti il paziente può tornare a casa . Sarà richiesta l’instillazione di un collirio antinfiammatorio per la settimana successiva all’intervento, mentre la visione tornerà normale dopo poche ore una volta cessato l’effetto dei colliri miotici.